Passa ai contenuti principali

Vivere

Vivere, vivere, vivere...comunque sia la mia vita.



Quote of the day
Yukio Mishima - Confessioni di una maschera
“Sentivo l’urgenza di cominciare a vivere. Cominciare a vivere la mia vera vita? Quand’anche dovesse essere una mascherata pura e semplice e niente affatto la mia vita, era venuto ugualmente il momento in cui bisognava ch’io mi mettessi in cammino, che trascinassi i miei torbidi piedi”

Playlist
Skoll - Radio Mishima


Yukio Mishima

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Se hai problemi nella visualizzazione dei caratteri, clicca qui.
« La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre »
(Yukio Mishima, biglietto d'addio lasciato prima del suicidio rituale, il 25 novembre 1970)
Yukio Mishima (giapponese Mishima Yukio 三島由紀夫), pseudonimo di Kimitake Hiraoka (Hiraoka Kimitake 平岡公威) (Tokyo14 gennaio1925 – Tokyo25 novembre 1970) è stato uno scrittoredrammaturgopatriota e artista marziale giapponese.
Mishima è uno dei pochi autori giapponesi che hanno riscosso immediato successo all'estero (più che in Giappone stesso, dove la critica lo ha più volte stroncato). Le sue numerosissime opere spaziano dal romanzo alle forme rimodernizzate e riadattate di teatro tradizionale giapponeseKabuki e , quest'ultimo rivisitato in chiave moderna. Personaggio difficile e complesso, spesso in Europa travisato ed etichettato genericamente come "fascista", era in realtà un nazionalista nostalgico, un conservatore decadente come lo definì Alberto Moravia che lo aveva incontrato nella sua casa in stile occidentale in un sobborgo di Tokyo. Tuttavia Mishima stesso non dichiarò mai apertamente di essere di destra, e anzi si identificò sempre come apolitico, soprattutto visto il suo astio nei confronti dei politici a lui contemporanei. Sicuramente uno dei suoi ideali più forti è il patriottismo, che ha ispirato anche numerosi personaggi delle sue opere, oltre al culto per l'Imperatore, non come personaggio storico o figura autoritaria ma come ideale astratto dell'essenza del Giappone tradizionale.
Con la sua tragica morte avvenuta in diretta televisiva nel 1970 all'età di quarantacinque anni (data studiata e ponderata accuratamente), con ilsuicidio rituale (seppuku), durante l'occupazione simbolica del ministero della difesa, suggellò la conclusione insieme della sua vita e della sua vicenda letteraria. Infatti poco prima del suo suicidio aveva consegnato all'editore l'ultima parte della tetralogia Il mare della fertilità (completata comunque tre mesi prima della consegna, ma sulla quale appare, nell'ultima pagina, la data simbolica "25/11/1970", quasi come a volere lasciare il suo ultimo testamento).
La sua uscita di scena era stata organizzata con lucidità e freddezza. Uscendo dal suo studio per andare incontro all'epilogo della sua vita lascia un biglietto in cui era scritto «La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre». Tuttavia è necessario ed indispensabile ricordare che la morte ha sempre ossessionato Mishima durante tutta la sua vita, un'ossessione che si riflette chiaramente nelle sue opere.
Mishima fu anche fondatore di una organizzazione paramilitare, di cui lui era capo e finanziatore, chiamata Tate no kai (Associazione degli scudi) che rifiutava in maniera netta ciò che lui definiva una sottomissione del Giappone, ossia il Trattato di San Francisco del 1951 col quale il suo paese aveva rinunciato per sempre a possedere un esercito affidando la propria difesa agli Stati Uniti. Mishima insistette spesso sulla funzione non reale ma simbolica del suo esercito, composto solo da 100 giovani selezionati dallo scrittore stesso, inteso come esercito di salvaguardia dello spirito tradizionale giapponese e difensore dell'Imperatore.

Post popolari in questo blog

Silenzio e indifferenza

Ci sono situazioni che ti sfiniscono.  Quando sei innamorata di un uomo che improvvisamente, dopo anni in cui ti ha desiderato in qualsiasi modo, si comporta come se tu non esistessi più, inizi a farti una serie di domande. Ma quella che hai difficoltà a formulare è solitamente quella che il tuo istinto ti suggerisce ed è inevitabilmente quella cui gli eventi daranno ragione.  Non ti ama più, o forse non ti ha mai amata. Sei sempre stata quella a disposizione, quella che realizzava i suoi desideri. Ovunque e in qualunque modo lui volesse. E ora? Potresti girare nuda, che non ti guarderebbe nemmeno. I suoi occhi che ti spogliavano ad ogni occasione sono rivolti altrove.  E se cerchi di incrociare il suo sguardo ti eviterà a priori.  Una tristezza senza fine. La fine di un amore.

diciassette, venerdì

quando tutto, ma proprio tutto gira storto. e nulla può aiutare a ridimensionare gli sbagli. Reading of the day Fernando Pessoa - Il mondo che non vedo Tutto quello che facciamo ha questo di singolare: non è ciò che vogliamo. Si fa perchè noi viviamo, che è vivere e non pensare. Playlist Depeche Mode - Black Day http://www.youtube.com/watch?v=O9KqT7MFUf8 Black day (Giorno nero) Celebrate the fact (Celebrare il fatto) That we've see the back (Che abbiamo visto il retro) Of another black day (Di un altro giorno nero) Black day (Giorno nero) Black day (Giorno nero) I want to take you in my arms (Voglio prenderti tra le mie braccia) Forgetting all I couldn't do today (Dimenticando tutto ciò che non ho potuto fare oggi) Black day (Giorno nero) Black day (Giorno nero)

solo il semplice desiderio di te

Si fa strada lentamente. Insistentemente. Troppo tempo senza di te. Troppo tempo senza il calore che le tue mani lasciano sulla mia pelle. Troppo tempo senza le tue labbra sulle mie. Troppo tempo senza i tuoi occhi fissi nei miei.. E' solo il semplice desiderio di te. Niente di più. Reading of the day Pablo Neruda "...e da allora sono perché tu sei, e da allora sei, sono e siamo, e per amore sarò, sarai, saremo." Playlist Lulu Rouge - Thinking of you http://www.youtube.com/watch?v=hP2AX84YI-g&feature=fvwrel Trentemoller vs Massive Attack - Miss You (Teardrop Remix) http://www.youtube.com/watch?v=9pqK3xD1yFQ&feature=related